Michele Guaschino (Torino, 1966) scultore con una vasta esperienza nel settore dell'arte e dell'intrattenimento. Le sue specialità spaziano dalle riproduzioni anatomiche e facciali alle opere d'arte contemporanea, animatronica, scultura iper-realistica ed effetti speciali make-up. L'artista ha studiato in Italia e negli Stati Uniti (Cinovation). Nei suoi vent'anni inizia a lavorare con il grande artista trasformista Arturo Brachetti e con il Tony Horror Show (Luciana Littizzetto, Federico Bianco). Nel frattempo, ha iniziato collaborazioni nel settore teatrale, lavorando all'interno di partner eterogenei: Teatro dell'Angolo, Marcido Marcidoris, Societas Raffaello Sanzio, Teatro Regio, Teatro Stabile di Torino, Piccolo di Milano. Ha lavorato di recente con Maurizio Crozza. Le competenze tecniche e artistiche di Guaschino e la sua versatilità lo hanno portato a lavorare per aziende come Peyrano, Caffarel e, successivamente, attraverso la collaborazione con l'Agenzia Armando Testa, con Crodino, Lines, Fratelli Fabbri, Chiquita, Tantum Verde, l'Oreal. Ha contribuito a diverse istituzioni culturali: tra 1992 e 1997 ha partecipato, per Sergio Bonelli Editore, all'organizzazione del Dylan Dog Horror Fest; ha curato la composizione di alcune aree del Museo Nazionale del Cinema di Torino e ha contribuito a tre edizioni del Festival Sperimentale della Scienza Popolare. A livello accademico, Guaschino ha collaborato con il dipartimento di odontoiatria presso l'Università di Bologna, con la Polizia Scientifica di Torino, con la Scuola Nazionale del Cinema e il Museo Egizio. L'Accademia di Belle Arti di Torino lo ha chiamato a tenere corsi e workshop su "tecnologie e materiali all'avanguardia della scultura". Lo scultore ha lavorato e lavora ancora in sinergia con molti artisti concettuali -Marco Boggio Sella, Piero Golia, Tere Recarens, Giuseppe Gabellone, Diego Perrone, Pietro Roccasalva, Beatriz Millar, Elmgreen & Dragset, Tue Greenfort e Maurizio Cattelan- facendo uso della sua capacità di tradurre le loro idee progettuali e della sua profonda conoscenza dei materiali per la realizzazione delle loro opere.